mercoledì 12 agosto 2009


Altri tipi di illusioni ottiche hanno origine da ragioni diverse. Viene tirata in ballo in primo luogo la bistabilità della vista che consiste nella trasmissione di un doppio di dati al cervello aventi pari caratteristiche: soggette quindi a due interpretazioni ugualmente valide. Questo esempio chiarisce meglio di qualsiasi altro ragionamento quello che succede quando vengono inviati al cervello stimoli in grado di produrre soluzioni differenti all’immagine osservata. L’invito che vi viene fatto è quello di contare i cubi presenti nel disegno. Una volta contati volgete lo sguardo da qualche altra parte e poi riprovate a contarli di nuovo. Sono sei o sono sette? Se la conta dà ancora lo stesso numero, riprovate e vedrete che prima o poi il numero dei cubi individuati cambierà. L’esempio presentato è quello di un’immagine ambivalente. Il numero dei cubi dipende da dove l’occhio prende punto fisso. Se l’occhio individua prima la base della composizione, i cubi saranno sei, se invece prende punto fisso dall’altezza saranno sette.

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